L’invio di newsletter rappresenta uno degli strumenti più efficaci per mantenere un contatto diretto con il proprio pubblico. Eppure molti proprietari di siti web si trovano a fronteggiare la frustrazione delle proprie email in cartella spam. Per questo abbiamo pensato di pubblicare una guida pratica su come inviare email senza farle finire nello spam.
I filtri antispam sono estremamente utili, ma possono compromettere il tasso di apertura e di conversione di servizi e promozioni legittime, vanificando gli sforzi di marketing. Ma perché accade? E come si può evitare?
Di seguito analizziamo le principali cause per cui una newsletter potrebbe essere contrassegnata come spam e le strategie per garantire che i tuoi messaggi raggiungano effettivamente la casella di posta principale del destinatario.
Uno dei motivi più frequenti per cui le email vengono filtrate come spam riguarda la configurazione del server da cui vengono inviate.
Se il tuo sito web utilizza un servizio di email non configurato correttamente, i provider di posta potrebbero interpretare i tuoi messaggi come potenzialmente pericolosi.
Gli standard di autenticazione delle email sono strumenti essenziali per evitare che i tuoi messaggi vengano bloccati:
Senza una configurazione adeguata di questi protocolli, i provider di posta potrebbero identificare la tua newsletter come sospetta e spostarla automaticamente nella cartella spam.
L’indirizzo IP del server da cui invii le email influisce direttamente sulla probabilità che i tuoi messaggi finiscano in spam.
Se utilizzi un servizio di email condiviso, il tuo IP potrebbe essere stato segnalato per invii indesiderati da altri utenti della stessa piattaforma.
Puoi controllare se il tuo IP è presente in una blacklist utilizzando strumenti online come:
Se il tuo IP è stato segnalato, potrebbe essere necessario richiedere la rimozione dalle blacklist o valutare l’uso di un provider di email con un’infrastruttura più affidabile.
I filtri antispam analizzano il contenuto delle email alla ricerca di elementi che potrebbero indicare un messaggio indesiderato. Alcuni errori comuni includono:
L’uso di termini come gratis, offerta esclusiva, clicca qui, o guadagna velocemente può attivare i filtri antispam. È preferibile utilizzare un linguaggio naturale e contestualizzato.
Un oggetto come "ACQUISTA ORA!!!" potrebbe essere immediatamente segnalato come spam. Evita l’uso eccessivo di lettere maiuscole, punti esclamativi o simboli speciali.
L’inserimento di troppi link o l’utilizzo di URL accorciati (come quelli generati da bit.ly o TinyURL) può insospettire i filtri, specialmente se il dominio di destinazione è poco noto o segnalato come pericoloso.
L’invio eccessivo di newsletter in un breve lasso di tempo può essere interpretato dai provider di posta come spam.
Anche il comportamento degli utenti incide!
Se molte persone contrassegnano le tue email come indesiderate, la reputazione del mittente ne risente.
Se molte persone ignorano o eliminano le tue email senza aprirle, i provider potrebbero considerarle poco rilevanti e iniziare a filtrarle.
L’invio di email generiche e impersonali aumenta la probabilità che gli utenti le ignorino o le segnalino come spam. Inoltre, una lista contatti di scarsa qualità (ad esempio, acquistata o non aggiornata) può contenere molti indirizzi non validi, peggiorando la reputazione del tuo dominio.
Un database di contatti ben curato riduce il rischio che i tuoi messaggi vengano percepiti come indesiderati.
Uno dei requisiti fondamentali delle email marketing è la possibilità per gli utenti di disiscriversi facilmente. Se non includi un link di cancellazione ben visibile, gli utenti potrebbero segnalare la tua newsletter come spam, danneggiando la reputazione del tuo dominio.
Per rispettare le normative (come il GDPR in Europa e il CAN-SPAM Act negli Stati Uniti), assicurati che ogni email contenga un link per la disiscrizione e che il processo sia semplice e immediato.
Riassumendo, ecco alcune azioni concrete per ridurre il rischio che le tue newsletter finiscano nello spam:
Applicando queste best practice, migliorerai la deliverability delle tue newsletter, aumentando la probabilità che i tuoi messaggi vengano letti e generino interazioni. Se non sai come fare e ti serve una consulenza per l'invio di email massive, contattaci.