Monitoraggio della salute: scopriamo la Wearable Tech

Monitoraggio della salute: scopriamo la Wearable Tech

Letteralmente significa “tecnologia da indossare”, e ne sentiremo parlare sempre più spesso nei prossimi anni. Non per niente, la wearable tech ha rivoluzionato il modo in cui ci approcciamo al monitoraggio della salute. Chi non ha mai usato uno smartwatch o un fitness tracker? Ma la wearable tech si spinge anche nella sfera della salute pubblica, dato che comprende anche vari tipi di sensori in grado di monitorare dei parametri che diventano poi utili per le diagnosi mediche, ma anche per garantire quel monitoraggio continuo che si rivela il vero spartiacque quando parliamo di malattie croniche.

Il ruolo del monitoraggio continuo

Il monitoraggio continuo consente alla wearable tech di raccogliere dati in tempo reale sullo stato di salute dell’utente. Soprattutto, fornisce un quadro dettagliato per:

  • Rilevamento precoce delle anomalie: Raccogliendo dati costantemente, i dispositivi indossabili possono identificare cambiamenti nei parametri vitali che potrebbero indicare problemi di salute. Ad esempio, la variabilità della frequenza cardiaca (HRV) può aiutare a identificare situazioni stressanti e adottare tecniche di rilassamento. Un aumento costante della frequenza cardiaca a riposo può segnalare problemi cardiovascolari;
  • Monitoraggio del sonno: La qualità del sonno è fondamentale per la salute generale. Gli smartwatch e i fitness tracker possono analizzare i pattern del sonno, fornendo informazioni sulle diverse fasi e suggerendo modi per migliorarlo;
  • Stile di vita: Gli utenti dei dispositivi indossabili diventano più consapevoli del loro stato di salute e dei fattori che lo influenzano, permettendo loro di adottare comportamenti più sani. La possibilità di visualizzare i progressi in tempo reale motiva gli utenti a raggiungere i propri obiettivi di fitness.

Esempi pratici di wearable tech

Esistono vari tipi di dispositivi indossabili, ognuno con caratteristiche specifiche e funzioni dedicate. 

Tra i più popolari troviamo gli Apple Watch e il Samsung Galaxy Watch, che possono arrivare a misurare la frequenza cardiaca, i livelli di ossigeno nel sangue, la qualità del sonno e l’attività fisica giornaliera.

Ci sono poi i fitness tracker, nati specificamente come wearable tech. 

Fitbit e Garmin sono tra i più comuni, e consentono ad esempio di contare i passi, calcolare le calorie bruciate, monitorare le sessioni di allenamento e rilevare il sonno.

Abbiamo poi dei dispositivi più avanzati utilizzati per monitorare condizioni specifiche, come il diabete o le malattie cardiache. 

Dai glucometri indossabili per il monitoraggio continuo dei livelli di glucosio nel sangue ai sensori di pressione sanguigna per letture accurate in tempo reale.

Integrazione della wearable tech nei contesti aziendali

La novità è che la tecnologia indossabile sta trovando applicazioni in vari settori aziendali. L’integrazione di questi dispositivi nelle operazioni di business offre numerosi vantaggi, migliorando produttività, sicurezza e salute dei dipendenti. 

Ad esempio, tramite il monitoraggio ambientale: ci sono dispositivi che rilevano condizioni pericolose come livelli elevati di gas tossici o temperature estreme. 

Conosciamo bene i rilevatori di monossido di carbonio o i sensori antincendio, ad esempio, ma cosa accadrebbe se si trattasse invece di tecnologia indossabile? La wearable tech permette di spalancare degli scenari prima semplicemente impensabili.

I dispositivi GPS sono un’altra applicazione della wearable tech, già in uso in determinati ambienti. In azienda tali dispositivi potrebbero monitorare la posizione dei lavoratori in ambienti pericolosi, permettendo un intervento rapido in caso di emergenza.

La privacy e altre sfide della wearable tech

L’adozione della tecnologia indossabile nelle aziende solleva non poche preoccupazioni riguardo a privacy e sicurezza dei dati.
Un’altra sfida è l’accettazione della tecnologia indossabile, che richiede educazione sui benefici e supporto per l’utilizzo efficace di questi strumenti. Da un lato infatti è inconcepibile l’imposizione di wearable tech specificamente sanitaria, per i dipendenti, perché il rischio di violare i diritti umani è concreto. Tuttavia, un certo tipo di monitoraggio di salute, relativo al rilevamento di anomalie, come tossicità, o parametri vitali strettamente correlati al tocco o all’inalazione di tossicità, potrebbe aiutare il comparto sicurezza e prevenire diversi infortuni.


In più, anche se i dispositivi indossabili sono migliorati notevolmente, esiste ancora il rischio che i dati non siano sempre precisi. Proprio per questo alcuni utenti potrebbero non voler mettere i propri dati sensibili in un sistema, per quanto questo sia protetto, e sacrificare la privacy per delle informazioni non precisissime.

A maggior ragione è importante investire in questa direzione, creando non solo una struttura di protezione dei dati solida, ma anche impegnando i reparti Ricerca e Sviluppo per l’azzeramento del margine d’errore.