[vc_row][vc_column][vc_column_text disable_pattern="true" align="left" margin_bottom="0"]La nostra impresa, che ha nel corso dell'anno raggiunto i 30 milioni di app scaricate in 200 paesi del mondo, ha ottenuto ieri la medaglia d'oro della Camera di Commercio di Lucca per l'elevato grado di innovazione sviluppato. La premiazione, preceduta da un'introduzione sulla storia di Pizero Design e del suo fondatore, si è tenuta nel corso della cerimonia annuale dedicata alla fedeltà al lavoro e al progresso economico. Il premio è stato consegnato dal sindaco di Lucca Alessandro Tambellini e dal Presidente della Camera di Commercio di Lucca Claudio Guerrieri all'amministratore unico di Pizero Design srl Michele Cerreta.
Rassegna stampa: NoiTv - il Tirreno - La Gazzetta di Lucca - La Nazione - LoSchermo - Lucca in diretta
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Oggi parte ufficialmente la nuova edizione del Mobile World Congress, il più importante evento del settore mobile al mondo che si tiene ogni anno a Barcellona.
Pizero Design, che espone nel padiglione dedicato alle startup italiane, ha presentato stamattina un nuovo e innovativo servizio di sviluppo di "app" dedicato alle piccole e medie imprese: AppSemplice. Con AppSemplice i piccoli imprenditori avranno uno strumento interattivo e all'avanguardia per promuovere la propria attività, farsi pubblicità e coinvolgere i clienti esistenti.
Il servizio è rivolto in particolare a Hotel, b&b, ristoranti, negozi, agenzie di viaggio, agenzie immobiliari, parrucchieri, studi professionali e società, radio e tv, discoteche, pub e tutte le altre piccole imprese presenti sul territorio italiano.
Il servizio prevede la creazione di un'App personalizzata per iOS e Android con funzioni avanzate quali gestione e pubblicazione di listini prezzi, ricezione di ordini e prenotazioni, news e offerte e una mappa geolocalizzata con indicazioni stradali, il tutto a un prezzo contenuto e acquistabile in abbonamento mensile o una tantum.
Grazie ad AppSemplice l'impresa potrà avere un'app personalizzata con colori e insegne del negozio, pronta in pochi giorni insieme a un pannello di gestione web dal quale sarà possibile caricare testi, immagini, listini e inviare notifiche push, che potranno contenere notizie o offerte speciali e che arriveranno, al pari di un SMS (ma gratis) direttamente sul display di tutti i clienti. E ovviamente l'interfaccia dell'app sarà disponibile sia in italiano che in inglese, per poter essere utilizzata anche dai turisti stranieri.
AppSemplice è uno strumento pensato sopratutto per i clienti. Scaricando l'app dell'attività commerciale preferita potranno infatti consultare in ogni momento i listini, ordinare o prenotare beni e servizi, telefonare (senza dover ricordare il numero di telefono) e ricevere indicazioni stradali per essere guidati a destinazione.
Michele Cerreta, Amministratore unico di Pizero Design, ha voluto sottolineare che questo servizio è innovativo in quanto "a differenza di altri servizi simili, che non fanno altro che generare app preconfezionate, AppSemplice ha un focus particolare sulla qualità e sui dettagli. Non a caso il servizio include l'intervento manuale di un professionista e l'assistenza al caricamento sui due maggiori App Store - iTunes e Google Play - garantendo ai nostri clienti un risultato di qualità".
AppSemplice sarà disponibile in 4 diversi piani tariffari. Il piano Platinum, che sarà il top di gamma, conterrà servizi esclusivi che vanno ben oltre la creazione di un'app: sarà incluso anche un video promozionale dedicato, una campagna pubblicitaria locale o nazionale su Facebook e la stampa di cartoline promozionali da distribuire ai clienti.
Il sito internet dedicato, AppSemplice.it, è già online e navigabile. Per ordinare le app bisognerà aspettare il 17 Marzo, ma nel frattempo le persone interessate possono registrarsi alla newsletter assicurandosi uno sconto di 30€, che andrà a sommarsi alla promozione "lancio" che prevede uno sconto fino a 200€ sulle tariffe di listino, che partono da 59 euro al mese.
Il prossimo lunedì, 24 febbraio 2014 ritorna a Barcellona il più importante evento mondiale del settore mobile: il GSMA Mobile World Congress.
Pizero Design realizza un nuovo brand identity per BE Solution, società specalizzata in tecnologie SAP: Le due società con sede operativa al Polo Tecnologico Lucchese collaborano per la creazione di un nuovo brand identity.
Pizero Design ha realizzato per BE Solution:
Aggiornamento (Marzo 2014) : A pochi mesi dalla pubblicazione del nuovo brand Be Solution è stata acquisita da Techedge, gruppo multinazionale con sede a Milano.
Ho riflettuto a lungo prima di pubblicare questo post. Nei giorni scorsi ho pubblicato diversi tweet, anche ravvicinati, cercando di spiegare perché la cosiddetta "Webtax", che tutti in rete stanno discutendo, è a mio avviso un grave errore capace di provocare più danni di quanto si pensi.
Andiamo con ordine: prima di tutto perché mi metto a commentare un testo di legge, e chi sono per farlo? Se a qualcuno può interessare sono laureato in legge e sono stato sia praticante avvocato che praticante notaio. Secondo: sono un imprenditore "digitale", sviluppo app, vivo di web ed e-commerce e qiundi la legge in questione può incidere pesantemente sulla mia professione.
Ma passiamo alla webtax. Perché è stata creata, e cosa dice?
La ragione per cui è stata concepita la webtax è semplice: recuperare più denaro per le casse dello stato. Internet è sempre stato un settore particolare, dove la territorialità non conta: il web è fluido, i servizi sono globali e venduti in tutto il mondo senza poter essere segmentati e regolamentati in base ai canoni "tradizionali" che identificano un'attività economica con un territorio di riferimento. Aziende come Google e Facebook hanno uffici in tutti il mondo e vendono servizi in tutto il mondo, e quindi posso scegliere dove posizionare la loro sede fiscale, in modo da pagare meno tasse possibile. E' una scelta comprensibile: chi non lo farebbe, se potesse?
Il problema però è rilevante, perché i giganti del web fatturano miliardi di euro, e in genere scelgono la propria sede con molta furbizia, il che fa si che paghino pochissime tasse. Per questo si è scelto di fare una webtax: per cercare di obbligare i grandi del web a pagare le (salate) tasse che esistono nel nostro paese. E' giusto oppure no che aziende multinazionali paghino tasse irrisorie rispetto a quelle che i cittadini normali pagano? La questione è politica, sicuramente da affrontare, ma a nostro parere il modo in cui è stato fatto è a dir poco grottesco. Vi spiego perché.
Il testo della cosiddetta "webtax" è stato presentato da diversi parlamentari sotto forma di emendamenti alla legge di stabilità, e successivamente modificato. Nella sua versione iniziale, il testo prevedeva tre cose:
1) "i soggetti passivi che intendano acquistare servizi online, sia come commercio elettronico diretto che indiretto, anche attraverso centri media ed operatori terzi, sono obbligati ad acquistarli da soggetti titolari di una partita IVA italiana"
In parole povere, questo testo significa che è vietato alle aziende italiane (non ai consumatori, solo alle aziende) di acquistare beni o servizi online da chi non ha una partita iva italiana.
Esempi:
La follia di tale divieto è assolutamente palese per chiunque abbia una minima conoscenza tecnica di internet, del funzionamento delle app, dei siti web e di tutto quello che fa muovere il settore digitale. Noi operatori e imprenditori digitali operiamo in modo globale e usiamo tutti i giorni servizi e strumenti venduti online da aziende non italiane, né potremmo fare altrimenti.
Nelle intenzioni dei legislatori, la webtax avrebbe dovuto toccare solo Google, Facebook e Amazon, obbligandoli a dotarsi di una partita IVA italiana. Quello che è stato completamente ignorato sono le altre decine di migliaia di imprese che mai apriranno partita iva italiana, preferendo invece escludere l'Italia dai propri servizi.
Una norma come questa è grottesca ma soprattutto pericolosa, in quanto capace di paralizzare migliaia di startup italiane, vietando l'uso di alcuni dei più basilari servizi necessari al funzionamento di imprese come la mia e quelle di migliaia di altri ragazzi. Con la conseguenza che tutti noi saremmo dovuti andare a lavorare all'estero.
Buone notizie: questa parte del provvedimento è stata cancellata. Resta comunque lo sgomento di come sia potuta essere discussa e approvata dalla Commissione Bilancio della camera una simile norma.
Ma non è finita qui: il secondo provvedimento è ancora in piedi:
2) "i soggetti passivi che intendano acquistare servizi di pubblicità e link sponsorizzati online anche attraverso centri media ed operatori terzi sono obbligati ad acquistarli da soggetti titolari di una partita Iva italiana"
ma anche:
3) “gli spazi pubblicitari online e i link sponsorizzati che appaiono sulle pagine dei risultati dei motori di ricerca (…), visualizzabili sul territorio italiano durante la visita di un sito o la fruizione di un servizio online (…) devono essere acquistati esclusivamente attraverso soggetti quali editori, concessionarie pubblicitarie, motori di ricerca o altro operatore pubblicitario, titolari di partita Iva italiana”.
Cosa significa? Significa che acquistare pubblicità o posizionamenti sponsorizzati per la propria azienda su internet sarà possibile, dal primo gennaio, solo se il venditore ha partita IVA italiana.
Se le cose rimangono come sono oggi, quindi, non sarà possibile più acquistare link sponsorizzati direttamente da Google, né tanto meno fare pubblicità su Facebook.
Ma non solo: per ristoranti e hotel niente più pubblicità su Tripadvisor. Nessuna possibilità di promuovere i nostri prodotti "Made in Italy" all'estero, mentre le agenzie immobiliari non potranno più pubblicizzare appartamenti in affitto per le vacanze su siti stranieri. Se io poi pubblico un'app o un gioco nuovo, e voglio pubblicizzarlo presso gli utenti americani, indiani o giapponesi, con un servizio leader come chartboost, non posso farlo. Con buona pace per la mia competitività.
La soluzione? acquistare la pubblicità tramite un intermediario italiano, un editore o una concessionaria, che si farà pagare il servizio, aumentando di molto il prezzo finale. Sento puzza di lobby.
Quando Google e Facebook si doteranno di partita iva italiana dovranno poi versare al fisco il 22% di IVA e si vedranno tassati i profitti al 31-32%. Se i nostri politici pensano che i giganti del web accetteranno di ridurre i propri profitti per pagare le tasse in italia, si sbagliano di grosso: data la posizione dominante che hanno sul mercato, potranno permettersi di aumentare i prezzi quanto vogliono, quindi in buona sostanza chi pagherà la differenza saranno le aziende italiane, che subiranno rincari notevoli.
Infine, sorvoliamo sull'obbligo di pagare la pubblicità online esclusivamente tramite bonifico bancario o postale. Per quanto possa sembrare tragicomico, nel momento in cui il mondo si sta aprendo alle valute virtuali come il Bitcoin, l'italia cerca di obbligare l'acquisto di pubblicità online solo tramite uno strumento vetusto e scomodo come il bonifico. Mai sentito parlare di Paypal? di carte di credito? Mi chiedo se questi signori sappiano che Facebook regola l'allocazione degli spazi pubblicitari attraverso un complesso sistema di aste in tempo reale, permettendo a chi acquista pubblicità di regolare al centesimo la propria offerta. aggiustando il prezzo dell'inserzione,il targeting, la segmentazione e gli interessi dei destinatari, per poi impostare un budget giornaliero e regolare il pagamento in automatico, una volta la settimana. No, per acquistare la pubblicità bisogna andare alla posta. Poi ci si meraviglia se il mondo ride di noi.
Come è stata recepita la webtax? Male. Come era prevedibile, contro la legge si sono pronunciati la commissione europea (la webtax è chiaramente in violazione della normativa comunitaria), oltre che alcune delle più autorevoli testate giornalistiche al mondo.
Due considerazioni finali: visto che il web è un mercato globale, unico, fluido, le aziende italiane che operano nel web, come ad esempio noi sviluppatori di app, ci troviamo in competizione diretta con aziende straniere prima che con altre aziende italiane. In questo settore già facciamo fatica, perché mancano le infrastrutture e gli investimenti, e le tasse sono alte oltre ogni limite.
Il digitale è poi uno dei pochi settori che registra una crescita annua nonostante la crisi e che porta nelle casse dello stato maggiori entrate e occupazione. Interventi come questo vanno nella direzione opposta a quella che si auspica: servono incentivi, non stangate. Servono provvedimenti lungimiranti, studiati per incentivare gli investimenti e far crescere le nostre aziende digitali, non leggine scritte male e fatte per tagliarci fuori dal mondo. D'accordo la regolamentazione dei giganti del web, ma non penalizzate le piccole imprese.
EDIT (2): L'entrata in vigore della webtax è per il momento posticipata al 1 Luglio 2014. E' già qualcosa, poi vedremo cosa succederà.
Pizero Design srl inaugura oggi il suo nuovo sito web.
Su questo spazio virtuale, che per noi è una seconda casa, potrete conoscere i nostri servizi, che includono lo sviluppo di software e applicazioni mobile (la nostra specialità - abbiamo oltre 100 app all'attivo e 20 milioni di download), il design di interfacce per applicazioni e siti web, la consulenza in ambito mobile, web e social (a proposito, visitate la nostra pagina Facebook, che conta oltre 20 mila "mi piace", e la nostra pagina Twitter).
Stiamo preparando molte novità che verranno svelate all'inizio del 2014. Oltre a sviluppare nuove app e fantastici giochi, sono in arrivo strumenti innovativi dedicati alle piccole e medie imprese e a chi vuole pubblicare contenuti digitali, sotto forma di libri o magazine.
Nel frattempo, visto che il Natale si avvicina, vi invitiamo a scaricare la nostra ultima creazione, il Calendario dell'Avvento per iPhone, che vi regalerà ogni giorno un nuovo e bellissimo sfondo natalizio, fino al 25 dicembre. E' disponibile gratuitamente sull'AppStore.
Pizero Design sarà presente a SMAU 2013, il più importante evento italiano del settore ICT, che si terrà presso la Fiera di Milano dal 23 al 25 ottobre 2013. Come espositore, Pizero Design è lieta di offrire un pass gratuito a tutti coloro che si registreranno tramite il link qui sotto, risparmiando i 15 euro del biglietto di ingresso.
Venite a trovarci allo SMAU 2013 a Milano.
Per ottenere un pass gratuito usate questo link:
Completate la registrazione come illustrato in questa immagine: