Pizero Design è una software house specializzata in sviluppo app a Lucca.
Non siamo solo un servizio ormai fondamentale per ogni azienda o startup che voglia comparire e farsi notare a partire da un'app store.
Siamo il tuo partner digitale.
Hai mai pensato che ti farebbe comodo delegare la tua app iOS o app Android a un amico fidato, per occupati al 100% del tuo core business?
Pizero Design è l'alleato dell'hi-tech di cui la tua azienda ha bisogno.
Contattaci subito e raccontaci che app ti serve!
Sviluppiamo applicazioni native per iOS e Android, ma anche web app. Possiamo collegarle al tuo sito o al tuo software aziendale esistente, oppure creare un ambiente del tutto nuovo: dipende da quello di cui hai bisogno!
Partiamo da un'analisi di mercato dei tuoi competitor e delle migliori app in circolazione per uno sviluppo app a 360 gradi, tagliato su misura per la tua azienda/startup.
Non tutte le app sono uguali.
Noi di Pizero Design scegliamo di promuovere la commerciabilità, ovvero il valore aggiunto in chiave economica che un'app può dare alla tua azienda.
Prima ascoltiamo semplicemente il tuo progetto.
Poi ti rispondiamo con una visione a tutto tondo con solide radici nell'economia di mercato, nella cyber security, nei trend del mondo mobile e smartphone e della grafica responsive.
Proprio perché crediamo nel valore aggiunto che possiamo darti, la nostra risposta potrebbe essere che un'app, alla tua azienda, non serve.
Piuttosto, potrebbe servirti una consulenza strategica digitale.
Ecco alcune delle nostre app di successo.
La app che abbiamo realizzato per NoiTV viene consultata ogni giorno da migliaia di cittadini di Lucca e provincia.
Aggiòrnati sulle ultime notizie, consulta il meteo e guarda sul tuo telefono le ultime edizioni del tg!
Ami il vino e vorresti stringere nuove amicizie grazie a questa tua passione?
È arrivato per te GoDrink, il social network degli appassionati di vino!
Pizero Design ha realizzato una piattaforma completa per sito e app.
Hai un cane in viaggio con te e non sai dove alloggiare?
Con CaneInViaggio stiamo realizzando uno strumento per aiutare le persone ad andare in vacanza con il proprio cane.
Sulla piattaforma, migliaia di veterinari, negozi e strutture ricettive.
Rigorosamente dog-friendly!
Monitorare i tuoi pazienti e i loro parametri è possibile. Soprattutto quando sono...cavalli!
EquibreedVet è un'app fondamentale per i veterinari specializzati in riproduzione equina: grazie a Euibreedvet è possibile monitorare e seguire, visita dopo visita, i propri "campioni".
Le nostre app sono:
Non hai trovato quello che cercavi?
Contattaci e parlaci del tuo progetto!
Dall’europeo Next Generation EU per il digitale ai fondi privati per il finanziamento di start up: sono molte le alternative per le PMI che vogliono innovazione digitale accedendo a finanziamenti a fondo perduto nel 2021.
Siamo nell’epoca d’oro della transizione al digitale, e la pandemia ha accelerato la tendenza: in questo articolo vedremo nel dettaglio tutte le opzioni possibili di quest’anno, i soggetti interessati e le modalità di erogazione dei contributi.
L’innovazione digitale delle imprese e startup è tra le priorità dichiarate della politica italiana, al momento: andiamo a vedere le novità della Legge di Bilancio 2021 in merito.
Se vogliamo valorizzare il made in Italy forse è il caso di partire dalla distribuzione e logistica: dal 2021 al 2023 le imprese agricole che vogliono realizzare un e-commerce potranno beneficiare del 40% del credito di imposta, senza limitazioni.
Un’ottima occasione per farsi conoscere, in un mercato che si sta spostando sempre più online.
Hai bisogno di aiuto per la realizzazione di e-commerce a Lucca? Contattaci!
Saranno resi disponibili 20 milioni per il 2021 e altri 20 per il 2022 al fine di sostenere le imprese creative. Un sostegno che si articolerà in 4 modi:
Si attendono aggiornamenti dal Ministro dello Sviluppo economico per capire le modalità di erogazione e la quota che spetterà all’innovazione digitale.
Tra i più rilevanti finanziamenti a fondo perduto nel 2021 abbiamo il cosiddetto PNRR Italia (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza), istituito dal comma 1037 della Legge di Bilancio con risorse gestite da Invitalia Spa o società controllate.
Si tratta di un finanziamento del 40% per gli investimenti produttivi ad alto contenuto tecnologico, istituito dall’Unione: il PNRR è infatti una diretta applicazione del Programma Next generation EU.
46 miliardi di euro spetteranno al comparto digitalizzazione e innovazione, anche se ci vorranno le direttive del Ministero dell'Economia per capire come, quando e quali saranno i limiti e requisiti per la singola impresa.
Il Voucher Innovation Manager è uno dei più interessanti finanziamenti a fondo perduto nel 2021: sarebbe dovuto scadere nel 2020, ma il decreto di Agosto l’ha prorogato con modalità ancora da definire.
Un contributo a fondo perduto per chi chiede una consulenza specialistica digitale agli innovation manager iscritti all’Albo del Mise. Il voucher si rivolge a PMI e startup e prevede di aiutare le imprese ad adeguarsi al Piano Nazionale Impresa 4.0 previsto dal Governo: quindi, non solo rinnovamento di software gestionali, ma anche della struttura dell’impresa vera e propria, cosa che condiziona l’accesso ai capitali (sul sito del Ministero dello Sviluppo economico è disponibile il bando completo).
Cerchi un innovation manager? Contatta l'amministratore di Pizero Design, che è iscritto all'albo di Innovation Manager.
Il finanziamento a fondo perduto viene erogato sotto forma di voucher, in questa misura:
Serve sottoscrivere un contratto di servizio tra l’impresa beneficiaria e la società di consulenza, o professionista qualificato iscritto all’albo del MISE.
Nel contratto deve essere compresa la voce di prestazione specialistica per la trasformazione tecnologica e digitale relative ai processi e all’applicazione delle tecnologie abilitanti Industria 4.0, riorganizzazione gestionale dell’impresa e accesso ai mercati finanziari e di capitali.
Un bando che agevola - nei territori delle regioni Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia - programmi di investimento verso l’Impresa 4.0.
Tra le varie innovazioni tecnologiche la finalità deve essere quella di favorire la transizione del settore manifatturiero “verso il paradigma dell’economia circolare” (I dettagli sono disponibili sul sito ufficiale del Ministero).
In parole povere, gli interventi devono riguardare l’ammodernamento di: macchinari, impianti e attrezzature strettamente funzionali alla realizzazione dei programmi di investimento, e infine (questa è la parte digitale) programmi informatici e licenze correlati.
In generale ogni impresa deve sobbarcarsi una serie di spese con queste caratteristiche:
L’agevolazione si divide in due, il contributo in conto e il finanziamento agevolato, da restituire in non più di 7 anni. Più in dettaglio:
I soggetti titolati al finanziamento possono compilare i moduli presenti sul sito del Ministero dell’Interno a questo link e seguire le istruzioni di invio.
Insomma, rinnovare la propria impresa con una consulenza strategica digitale diventa sempre più semplice e lineare.
Fino a 3300€ di rimborso all'anno. Questo è il massimo rimborso che ogni individuo può ricevere per il cashback di Stato 2021, replica del cashback Natale 2020, con alcune importanti novità.
In questa breve guida vedremo come funziona il cashback 2021, come si ottiene il rimborso, quali sono i beni inclusi e tutte le altre informazioni utili.
Tutto inizia dalla volontà del Governo di incentivare l'uso della moneta elettronica, motivo principale del piano Cashless Italia lanciato nel dicembre 2020. Di questo piano fa parte anche l'iniziativa Cashback di Stato 2021, che come le altre mira a scoraggiare l'evasione fiscale e promuovere un rinnovamento digitale nelle abitudini di spesa dei cittadini italiani.
Il cashback è un rimborso del 10% su ogni acquisto effettuato tramite POS in un esercizio commerciale.
A differenza del cashback di Natale 2020, è valido tutto l'anno. I rimborsi arriveranno alla fine di ogni semestre, quindi per un acquisto fatto a gennaio 2021, il rimborso del 10% arriva dopo luglio 2021.
La buona notizia è che non esiste un limite minimo di rimborso per singolo acquisto: si può essere rimborsati anche per 10€ di spesa.
Però c'è un limite minimo di acquisti per accedere all'iniziativa, ovvero 50 acquisti a semestre (gennaio-giugno e luglio-dicembre).
Il limite massimo per ogni acquisto è invece fissato a 150€, quindi il rimborso massimo che si può ricevere ad acquisto è di 15€. Spendendo di più, non si otterranno comunque più di 15€ di rimborso.
Invece il limite massimo di rimborso ricevibile a semestre è stato fissato a 150€.
Possono partecipare all'iniziativa solo le persone con tutte queste caratteristiche:
Possono partecipare anche diverse persone dello stesso nucleo famigliare, senza necessità di avere un reddito basso o di dichiarare il proprio ISEE.
Insomma, non c'è inganno: è una misura rivolta a tutti.
La novità del cashback di Stato 2021 è che non ci sono limiti nel tipo di acquisto. Quindi, via libera anche a carburanti, bollette e carte regalo (anche Amazon, purché sia acquistata in un negozio fisico pagando con il POS).
Come già detto sono esclusi gli acquisti online, ma nulla vieta di ordinare un articolo online e pagare nel punto vendita.
Chi si era già iscritto al cashback di Natale si considera iscritto d'ufficio anche al nuovo cashback di Stato 2021.
Per tutti gli altri, la strada più seguita è scaricare l'app IO. Qui basta inserire i dati delle carte che si utilizzerano per effettuare gli acquisti - Mastercard e Visa, come abbiamo visto - e l'app gestirà in automatico tutto il resto.
Dall'interno dell'app è possibile vedere in tempo reale quanto si è accumulato di rimborso, in modo da monitorare la varie soglie minime e massime.
L'app IO però non è l'unica: si possono usare anche le celebri app di pagamento Satispay, Hyper o YAP, attivando la funzione di cashback all'interno del programma.
Di recente anche Poste Italiane e BancoPosta consentono di attivare il cashback di stato 2021, direttamente dalle rispettive app, senza bisogno di scaricare l'app IO.
Basta accedere all'app, selezionare "Piano Italia Cashless-Cashback" e andare nella sezione dettaglio conto/carta per inserire l'IBAN o la Postepay Evolution sul quale si desidera ricevere il rimborso.
Infine, si selezionano le carte che verranno utilizzate.
Per le 100mila persone che fanno più acquisti con queste modalità c'è in serbo un rimborso premio da 1500€. Attenzione, non si parla di spesa, ma semplicemente di numero di acquisti. È possibile vedere la classifica in tempo reale dei più attivi consumatori direttamente dall'app IO.
L'iniziativa ha finora riscontrato un grande successo, con oltre 6 milioni di cittadini aderenti al cashback di Natale 2020, per un totale di 160 milioni di Euro di rimborsi.
A riprova del fatto che coinvolgere un potenziale acquirente in meccanismi di gratificazione dell'acquisto (come i rimborsi, i giochi e i "premi") può essere una scelta vincente per chi vende beni.
Ormai chiunque abbia un business online o ambisca ad averlo ha sentito almeno una volta parlare di consulenza SEO. Tra santoni del Web e YouTuber, sono in tanti a offrirsi come consulenti per un'analisi SEO.
Tra chi promette di ottimizzare il tuo e-commerce in due settimane e chi annuncia che ti farà diventare un imprenditore di successo, sbaragliando la concorrenza, non è facile capire chi sa dare un sicuro valore aggiunto alla tua attività online.
Innanzitutto, una triste verità: non è possibile migliorare la propria SEO in modo duraturo in sole due settimane. O almeno, è molto, molto improbabile. Come vale per tutte le tecniche, anche l'ottimizzazione di un sito per i motori di ricerca richiede tempo.
Ma partiamo dal principio con una domanda molto più semplice.
Lo pensano in molti: a cosa serve una consulenza SEO o un'analisi SEO del tuo sito Web, se hai già ottimi prodotti o servizi in vendita e un sito graficamente perfetto?
Certo, è fondamentale offrire buoni prodotti e offrirli in un sito UX-oriented e funzionale.
Ma non basta.
basta perché, nel giro di qualche mese, i motori di ricerca potrebbero decidere - a loro insindacabile giudizio - che il tuo contenuto non è da premiare nelle ricerche degli utenti. E quindi, molto semplicemente, i futuri clienti pian piano potrebbero smettere di trovare i tuoi prodotti.
È importante capire questo: la consulenza SEO non serve solo a chi vuole migliorare la visibilità del proprio sito.
È anche per chi vuole mantenere la visibilità che ha, mettendosi al sicuro da eventuali scossoni futuri.
Un consulente SEO è il tuo business partner, che garantisce affidabilità e costanza dei tuoi risultati online.
Soprattutto in un clima di generale incertezza da post-Covid, chi non vorrebbe la certezza di comparire nelle ricerche online di migliaia di potenziali clienti?
Acronimo di Search Engine Optimization, la SEO è un po' web design, un po' studio dei motori di ricerca, ma richiede anche conoscenza profonda e pratica del mondo aziendale e di come ragiona il pubblico-target.
Infatti, quello su cui lavora la SEO è il "dialogo" con un motore di ricerca. Immagina cosa succede quando una persona digita una richiesta nella barra di ricerca, ad esempio "vino a domicilio a Lucca": il motore di ricerca chiede ai propri Web crawler quali sono i risultati più rilevanti per questa ricerca. E i Web crawler rispondono con una lista di cose che avevano già visto, e che secondo loro adesso potrebbero essere riproposte a questa persona.
Ecco che alla persona, dopo aver digitato la sua ricerca, compare una lunga lista di risultati (che in gergo si chiama SERP).
Quindi, per apparire ai primi posti in questa SERP, un business online deve trovare il modo di farsi notare dai Web crawler, e di risultare molto rilevante per le ricerche che gli interessano.
Non basta avere una grafica perfetta, come non basta avere solo degli articoli in ottica SEO. Per posizionarsi sui motori di ricerca serve innanzi tutto posizionarsi per le parole chiave (keyword) che ci interessano.
Partendo da questo presupposto, Pizero Design - forte di un'esperienza pluriennale nelle tecnologie Web e mobile - ha creato il suo metodo per diventare il tuo consulente SEO di fiducia.
Questi sono i passaggi che affronteremo quando lavoreremo al miglioramento SEO del tuo sito:
1) Seo Audit e analisi di mercato
2) Analisi SEO dei competitor
3) Analisi criticità: backlinking, redirect e duplicazione di pagine
4) Analisi struttura del sito
5) Analisi immagini e video
6) Keyword Research
7) SEO on page
8) Articoli in ottica SEO.
Per gli e-commerce l'analisi SEO deve comprendere anche il tipo e la qualità delle immagini, oltre all'analisi delle categorie prodotto. Qui l'analisi della struttura del sito è fondamentale, e potrebbe richiedere alcuni cambiamenti strutturali. A volte i nostri clienti rimangono sorpresi, vedendo quanto erano piccole le modifiche necessarie per essere ben indicizzati!
Il nostro consiglio per chi ha un e-commerce è quello di richiedere una consulenza di digital marketing, comprensiva di:
Consapevole che è fondamentale migliorare le vendite online con l'analisi dei dati, Pizero Design offre report e aggiornamenti costanti sul lavoro che viene fatto. Potrai vedere con i tuoi occhi a che punto siamo con il lavoro e cosa cercano i tuoi clienti sul tuo sito.
In più, monitoriamo costantemente i dati e gli Analytics, per dare delle risposte concrete e basate sulla realtà.
Scegli i servizi di consulenza strategica digitale di Pizero Design.
Contattaci per un preventivo gratuito!
Hanno cambiato la vita delle persone a livello globale. Ci hanno fatto giocare per ore, sudare e sbuffare su tappetini yoga nel silenzio di casa, o incontrare in videoconferenza colleghi e famigliari in tutto il mondo. Sono molte le caratteristiche vincenti delle migliori app del 2020 secondo la classifica di fine anno di Google e Apple.
Google ha deciso di premiare chi ci ha aiutato a superare i disagi della pandemia, quindi spaziando dal business alla scuola, dal benessere fisico a giochi di diversi tipi. Non poteva mancare tra le app più premiate Zoom, la celebre piattaforma per le videochiamate di gruppo che quest’anno ha avuto un’esplosione di popolarità.
Una posizione del podio è occupata da Disney+, l’app del noto servizio in streaming che intrattiene le famiglie con contenuti per tutte le età.
Per i giochi abbiamo diverse idee semplici, ma ben sviluppate, come accoppiare il mondo dell’enigmistica a quello di Harry Potter (Harry Potter: Puzzles & Spells) o unire l’amore per la cucina a un noto cartone animato per bambini, con SpongeBob: Krusty Cook-Off, votata come migliore app di giochi in assoluto dagli utenti Google.
A suo modo innovativa è anche Cappuccino, l’app social su cui registrare ogni mattina un piccolo pensiero vocale e condividerlo con parenti e amici.
Ha registrato un vero e proprio picco di download l’app Centr, vede nientemeno che l’attore Chris Hemsworth come personal trainer, mentre ci sprona e ci segue passo passo in diversi esercizi ginnici.
Spopola soprattutto negli States, dove il coaching e la motivazione sono una vera e propria tendenza: sulla stessa linea ci sono Intellect, “una nuova forma di training psicologico” con l’ambizioso obiettivo di correggere le cattive abitudini e i difetti caratteriali delle persone.
Oppure c’è Loona, l’app che aiuta a rilassarsi prima di andare a dormire.
Il successo delle app di motivazione nascerà anche oltreoceano, ma non bisogna sottovalutarlo in Italia.
Apple, a differenza di Google, ha una lista meno fitta: solo 15 app sono finite in pole position, tra cui salta all'occhio l’indipendente Wakeout!, che insegna la ginnastica dolce.
Tra i giochi trionfa un RPG, Genshin Impact, che è gratuito e di buona qualità grafica, ma anche il noto Pokémon Go, che ha saputo riadattare il proprio format al gioco casalingo.
Un'idea interessante è quella di Caribu, app che offre giochi interattivi e multimedia per accompagnare la tua videochiamata.
I gusti di Apple si dimostrano decisamente più “sul sociale” rispetto a Google: viene premiata Share The Meal, l’app delle Nazioni Unite per condividere i pasti con chi ne ha più bisogno (ha distribuito ben 87 milioni di pranzi/cene). C’è poi un’app che aiuta le persone afroamericane a prendersi cura di sé (Shine).
Mentre la parola “Zoom” in Italia sta forse diventando sinonimo di “videochiamata”, milioni di utenti scelgono anche altre piattaforme di video streaming, come la neonata Jitsi, una web app open source che raccoglie diverse piattaforme di messaggistica e videoconferenze.
Volendo, offre anche un servizio di videoconferenza “as a service” con Jitsi Meet, senza bisogno di creare un account.
Un altro boom lo sta registrando l’app IO, fondamentale per attivare il bonus cashback previsto dallo Stato per alcuni tipi di acquisti, dall’intrattenimento alle bollette, mentre sembra non ingranare l’app Immuni, che per ora ha registrato solo 16 positivi al Covid-19.
Ultimamente poi sta spopolando l’app Reface: qui l’IA è al lavoro per inserire la vostra faccia in alcune celebri clip di film famosi, per regalarvi emozioni virtuali da capogiro.
Hai anche tu un’idea vincente e vuoi trasformarla in una app di successo?
Contatta il team di Pizero Design e spiegaci la tua idea!
Roma non è stata costruita in un giorno, e di certo nemmeno una startup.
Per tutti gli imprenditori che aprono un nuovo business, le sfide da affrontare sono tante: prima di tutto, l'idea e il network con cui affrontare il progetto di business. Poi, gli aspetti amministrativi, gli adeguamenti normativi, i prestiti, i fondi. Gli spazi, gli eventuali macchinari, le concessioni, ma anche l'adeguata diffusione presso i potenziali clienti.
In quella che a molti sembra un'odissea, a un certo punto può palesarsi la necessità di chiedere una consulenza digitale startup-correlata. Ma riguardo a cosa, in particolare?
1) Una startup inizia come micro o piccola impresa: ha davvero bisogno di un software gestionale?
2) Rimanendo in tema di dimensioni: ha senso investire in un CRM startup per comunicare con i miei clienti?
3) Quanto e dove si investe per il marketing? Mi basta rivolgermi a un incubatore startup?
4) A volte capita di dover gestire un numero di progetti superiore alle possibilità umane: si può ottimizzare e gestire meglio il project management attraverso un'opportuna consulenza digitale?
Questa è l'unica risposta possibile per tutte e quattro le domande. Dipende soprattutto perché una valutazione preliminare è d'obbligo!
Prima ti devi chiedere chi sei e come hai già sviluppato/vuoi sviluppare la tua idea imprenditoriale. E solo in un secondo momento la consulenza digitale può venire in tuo soccorso. Spesso, una buona consulenza startup orientata al digitale mette in luce necessità o futuri problemi ai quali non avresti mai nemmeno pensato!
Ma vediamo di farci un'idea generale rispondendo alle domande sopra, che sono le più comuni sfide digitali delle startup di oggi.
Iniziamo da una voce di spesa piuttosto consistente: il software gestionale.
Per una microimpresa o startup a maggior ragione la scelta dell'ERP sbagliato può rivelarsi un sicuro fallimento. In questo preciso momento storico, in cui molti business si concentrano sulla propria ri-organizzazione interna, una piccola azienda potrebbe sentirsi il fiato sul collo, per quanto riguarda efficientamento delle attività interne.
Ma prima ancora del gestionale, ha senso chiedersi: che attività potrei automatizzare e rendere più rapide e meno costose, e quali invece ha senso tenere "umane", perché conferiscono un valore aggiunto? Questo è il ragionamento che un buon consulente di software può aiutarti a fare, valutando insieme a te se ha più senso per te una semplice app per gestire i turni di lavoro, o automatizzare la messaggistica del tuo ecommerce, piuttosto che impostare un ERP personalizzato dall'inizio alla fine.
Gestire le relazioni con i clienti è insieme un'attività estremamente ripetitiva e un atto in cui è richiesta grande personalizzazione, e spesso una buona dose di pazienza e umanità.
Il tuo cliente potrebbe innervosirsi all'istante se il tuo software CRM funziona male, o se è troppo lento o con un'interfaccia poco intuitiva.
Ormai la stragrande maggioranza degli ecommerce, giusto per citare un caso, punta sui chat bot (un piccolo capolavoro di intelligenza artificiale), e integra le informazioni che ti fornisce come feedback con il market share e sugli analytics (in questo articolo abbiamo parlato ad esempio di come migliorare le vendite online con l'analisi dei dati).
Integrare i big data della tua azienda con il CRM appropriato non è solo un affare da medio-grandi imprese. Aggiungiamo ai vantaggi il fatto che ci sono delle buone soluzioni digitali low budget... e la risposta è chiara!
Abbiamo già parlato di come distinguere una buona consulenza di digital marketing e di come la si sceglie evitando di farsi truffare. Per una startup valgono le stesse regole di buonsenso, con una accortezza: l'incubatore di startup vi può aiutare per l'aspetto business e per quello imprenditoriale. Ma con il marketing conviene cominciare fin dall'inizio a pensarci da soli.
Creare una certa brand reputation online richiede tempo. Inoltre, se la tua startup è ancora in fase di richiesta fondi, la pubblicità giusta è d'obbligo.
Sarebbe stato difficile immaginarlo fino a una ventina d'anni fa, ma ora il corretto software consente di coordinare lo svolgimento di un progetto. Dalla progettazione, alla memorizzazione delle chiamate effettuate da un numero di telefono, per arrivare alla schedulazione e alla distribuzione di incarichi e condivisione in cloud dei progressi fatti.
Evita di affidarti troppo a Excel: la tua startup può beneficiare di una app per il project management, eliminando così il difficile scoglio dell'organizzazione. Evitandoti di rimanere incatenato in ufficio a svolgere compiti che potresti benissimo delegare a un software.
La consulenza digitale deve essere la tua strategia. Devi poter avere la certezza che delegherai alle macchine giuste i giusti carichi di lavoro, e senza spendere un capitale, concentrandoti solo ed esclusivamente sul tuo progetto.
Pizero Design si prende in carico l'intero processo di adeguamento e potenziamento digitale della tua startup. Dall'esperienza dei nostri Ui e Ux designer, per svecchiare i tuoi CRM e comunicare in modo più rapido con i clienti, per arrivare a un sito aziendale pulito, professionale e che generi conversioni.
I nostri consulenti digitali sono a tua disposizione per portare la tua idea alle stelle.
Ogni azienda che ambisca ad essere competitiva sul mercato deve avere dei processi funzionanti: dalla reportistica al tracciamento della supply chain, al giusto CRM e software messaggistica.
Una buona parte delle PMI italiane non comprende di avere la necessità di una consulenza software avanzata per un semplice motivo: perché cambiare i programmi che ho già? Basta ottimizzare i processi, formare il personale, non serve un nuovo software!
Questo pensiero, molto diffuso, è completamente da sfatare.
Vuoi scoprire come Pizero Design può rendere più snelli i tuo processi aziendali? Scegli la nostra consulenza software avanzata.
Sempre più spesso anche le aziende più strutturate si comportano con il software management come farebbe un proprietario di un'auto degli anni '80, che invece di passare a un modello successivo continua a riparare i pezzi che si staccano.
La consulenza sviluppo software è quindi una necessità stringente per le imprese italiane, come dimostra l'attenzione che riceviamo dai nostri colleghi europei con i piani di sviluppo digitale degli Stati membri.
Quindi, vediamo insieme come capire se la tua azienda ha bisogno di consulenza software.
Fatichi con la gestione dei turni di lavoro? Invece di aggiungere continuamente formule a un pesantissimo foglio Excel, hai mai pensato a un software gestione orario di lavoro dipendenti?
Oppure, sei un catering che vorrebbe semplificare il servizio mensa, o un'azienda che vorrebbe ordinare i pasti in modo p. Hai mai sentito parlare dell'app Buono a Pranzo, un vero e proprio servizio di mensa digitale da cui è possibile prenotare i pasti della mensa scolastica da una comoda app?
Oppure, per restare in tema di ordini, mai pensato di avere un alleato informatico per la gestione delle tua supply chain?
Sappiamo che Excel può essere un ottimo alleato... Però forse rende più difficile integrare una grafica leggera e chiara con l'integrazione dei KPI e dei big data del tuo software gestionale.
Immagina di semplificare la preparazione delle riunioni, con un semplice tool che estrae esattamente i dati di cui hai bisogno, attraverso comodi bot. Nessuna necessità è impossibile da soddisfare, se scegli una buona consulenza software!
Una startup ha tante questioni amministrative a cui pensare. Le necessità possono essere tante, da un'app aziendale a un ecommerce funzionante, allo sviluppo software agile per dei tool da usare internamente.
Può essere più semplice rivolgersi a un consulente informatico che consegna un pacchetto chiavi in mano, studiato appositamente per le necessità delle aziende nascenti.
Una volta valutate le tue necessità pratiche e i processi che ritieni potrebbero essere migliorati, la vera consulenza software è in grado di suggerirti:
Quindi, se si appura che hai bisogno di una consulenza software gestionale, il passo successivo è definire i dettagli.
Se invece la tua necessità è una migrazione in cloud, o un tool specifico, come una app, o un sito Web interattivo, il vero consulente saprà guidarti verso la strada più snella.
Da ultimo, non dimenticare: una consulenza software non tralascia l'aspetto dell'interfaccia grafica! Non serve a molto avere un ottimo software gestionale, ma difficile da comprendere per il personale perché l'interfaccia non parla una lingua da persona vera, ma parla una lingua da sviluppatore.
Puoi avere in mano la tua demo e il tuo prototipo, perfetto e come lo volevi tu. Ma cosa succede se devi formare il personale per l'utilizzo? E se si sviluppa un bug? E per la necessaria manutenzione periodica, tu ritroverai a fare mille chiamate per trovare un tecnico, o l'azienda software a cui ti sei rivolto si occupa autonomamente della manutenzione, mandandoti notifiche a scadenza regolari?
Tutti questi dettagli sono molto importanti, e possono fare davvero la differenza.
Pizero Design offre una consulenza software avanzata per:
Non aver timore a raccontare ai nostri sviluppatori la tua idea, o il tuo obiettivo. Fatturazione, assistenza tecnica, schedulazione degli ordini, gestione magazzini: un software personalizzato può aiutarti a rendere la tua azienda più snella e competitiva.
È il momento di dare una svolta alla gestione dei tuoi carichi di lavoro aziendali!
Contattaci per avere un preventivo gratuito e per capire come possiamo aiutarti con il tuo software aziendale.
Per l'imprenditore con il suo marchio e la sua linea di vendita il concetto di "fare marketing" può diventare fumoso: meglio iniziare con gli annunci a pagamento o buttarsi su una consulenza di digital marketing? O meglio aprire una pagina Facebook aziendale e poi vedere come va?
Ci sono i business che sono da anni sul mercato, e a un certo punto decidono di darsi una rispolverata, e aprire un canale di vendita online.
Oppure, le startup giovanissime e con grandi ambizioni per la propria presenza online.
Chiunque tu sia, fa' attenzione: i consulenti di digital marketing spuntano sul Web come funghi in una foresta dopo una bella pioggia autunnale. Purtroppo, spesso si tratta di individui che senza studi di settore e senza conoscenza del mercato hanno deciso di autoproclamarsi consulenti.
Quindi, come si fa a orientarsi, se anche un cugino che sa usare Facebook si improvvisa esperto di social media marketing?
Come capire cosa significano tutti gli inglesismi dei consulenti di digital marketing? E se fossero solo fumo negli occhi?
In questo articolo vi daremo un identikit del Vero Consulente, che non è solo un garante della vostra presenza online, ma un vero e proprio valore aggiunto al vostro bilancio aziendale.
Una consulenza di digital marketing deve avere questo presupposto: il consulente deve sapervi mostrare che in passato si è già occupato di far crescere un brand online. Deve mostrarvi grafici, dati, casi di successo. Sembra una considerazione banale, ma formulando questa semplice richiesta a tutti i consulenti che incontrate online, potreste accorgervi che non lo è!
Prova a nominare l'analisi SWOT di un progetto al tuo consulente. È impallidito? Sa cos'è? Se boccheggia e cambia argomento, forse il tuo consulente di digital marketing è piuttosto un venditore che conosce poco il mondo aziendale, e non un vero consulente.
Il marketing è una costola della produzione di beni e servizi, e non viceversa: quindi, chi si propone come consulente deve saper dare un valore aggiunto misurabile al tuo business! Con questo non vogliamo dire che ti debba stilare un business plan completo, ma che almeno sappia come gira l'economia.
Sia che si tratti di advertising, sia che parliamo di consulenza SEO: il digital marketer deve aggiungere contenuto di qualità. Non ci sono storie. Non basta conoscere alla perfezione Google Analytics e saper fare una consulenza SEO, non basta nemmeno capire le buyer personas e indirizzare efficacemente gli annunci. Il messaggio che il consulente ti aiuta a mandare dev'essere rilevante, deve dire ai tuoi clienti chi sei.
Mettiamo in chiaro questo: la gestione pagina Facebook aziendale NON è obbligatoria. Non tutti i business beneficiano allo stesso modo dalla diffusione sui social, e questo un consulente di digital marketing DEVE dirlo in modo chiaro. Ogni strategia che si mette in campo con un vero consulente deve essere tagliata su misura per il tuo business, e per i risultati che ti prefiggi.
I dati sono l'unico modo che abbiamo per verificare se la strategia che stiamo operando sta andando a buon fine o meno. Come abbiamo scritto in questo nostro precedente articolo, migliorare le vendite online è possibile solo con una precisa analisi dei dati, prima, dopo e durante.
Questa è possibile grazie a una serie di strumenti di Analytics sui quali il tuo consulente ti deve consigliare.
Nessun gioco di prestigio, nessun picco di utenti che si estingue subito: un buon consulente digitale sa impostare con te una strategia, che copra i tuoi bisogni di conversioni sul lungo termine. Non stai parlando con uno sciamano, che ti stordirà di inglesismi e palesi bluff, come "io conosco l'algoritmo di Google".
Vuoi sapere una cosa? Nessuno lo conosce! Ma soprattutto, l'algoritmo di Google CAMBIA nel tempo. Quindi, per garantire efficacia della tua strategia digitale, il vero consulente parlerà anche di questo: di tempo.
Aumentare le tue conversioni realmente e sul lungo termine è possibile, ma come? Pizero Design non offre ricette magiche, ma una strategia collaudata, misurabile e flessibile, per un digital marketing che colpisce nel segno.
Insieme al nostro team di digital marketing potrai impostare una strategia valida sul lungo termine, che ti consentirà di avere diversi strumenti:
Contattaci senza impegno per avere un preventivo personalizzato.
Ascolteremo le tue esigenze e, in base a quelle, ti presenteremo un piano d'attacco.
Non si fa che parlare in questi giorni del cashback Natale 2020, il “premio” da 150€ che il Governo vuole dare a chi effettua acquisti di Natale quest’anno usando carta di credito o bancomat.
Ma come funziona il cashback Natale 2020, e soprattutto, come funziona la tanto nominata IO.app, l’app di cashback dalla quale sarà possibile richiedere il rimborso?
Vediamolo insieme.
Già si parlava di Cashback nella legge di Bilancio 2020: in sostanza, chi avrebbe fatto acquisti con carta di credito o bancomat sarebbe stato premiato, ricevendo un bonus. Tale bonus (il cashback) non è altro che una piccola percentuale calcolata e elargita dal Governo a fronte di ogni acquisto effettuato.
Questa misura entrerà in vigore dal 2021 con modalità ancora non del tutto note. Ma il cashback di Natale 2020 è un extra rispetto alla misura sopra citata: qui basta iscriversi al sito IO.it o scaricare l’app usando le proprie credenziali SPID o la carta d’identità elettronica.
Quindi, servirà registrare i propri metodi di pagamento, e infine... via con gli acquisti!
Il cashback verrà calcolato sugli acquisti effettuati durante il mese di dicembre 2020, utilizzando la modalità di pagamento registrata sull’app. La società responsabile della transazione invia automaticamente i dati ricevuti, che verranno integrati in sede di rimborso.
A prescindere da quanto si è speso, su ogni acquisto non si può ricevere più di 15€ di rimborso secondo il cashback Natale 2020.
Ultimo dettaglio: bisogna spendere nei punti vendita fisici.
Mentre il cashback del Governo è un vero e proprio bonus, il cashback normalmente non è altro che una somma che l’utente già paga, e che invece di venire inviata al venditore all’atto dell’acquisto, viene trattenuta da terzi. Lo scopo di ciò è garantire una scontistica su altri acquisti, basandosi sulla fidelizzazione del cliente alla app di cashback privata.
Com’è evidente, in realtà i soldi di cashback sono soldi che l’utente ha già speso precedentemente, e che gli sono in qualche modo restituiti.
L’app di cashback, o il sito, si convenziona quindi con diversi ecommerce, e riceve i dati dei nostri acquisti. Questo è già di per sé un vantaggio, considerando il costo di questo genere di informazioni! Poi la percentuale di acquisti va a “nutrire” il nostro cashback, che può venire poi restituito in forme diverse: dalle merci ai soldi, a una ulteriore scontistica su altra merce.
Vedremo come si evolverà questa operazione di bonus governativi, pensata per spingere gli italiani a comprare nei punti vendita fisici. Se il cashback davvero invoglia agli acquisti, lo sapremo verificare solo l’anno prossimo.
“Ciao, sono il capoufficio, sto per prendere un volo e non posso chiamare, mi manderesti il numero della carta di credito aziendale il prima possibile? L’ho dimenticata”.
Se pensi che non ci cascheresti mai, sappi che in realtà è uno scenario estremamente comune ed efficace.
Il phishing è un attacco alla sicurezza informatica che si basa su un punto debole che nessun antivirus riuscirà mai a contrastare: la persona. Per questo è ormai prassi comune formare i propri dipendenti dai tentativi di phishing e creare delle lunghe e accurate procedure di cybersecurity.
Ma la creatività degli hacker è spesso sorprendente.
Tornando all’esempio sopra, quanti risponderebbero picche a un manager che scrive direttamente dalla mail aziendale? Non si può aspettare, perché sta per prendere il volo, la carta di credito gli/le servirà.
Da notare come la caratteristica di urgenza è comune a moltissime truffe, anche prima dell’avvento dell'informatica. L’urgenza però è anche una costante delle comunicazioni aziendali, e non possiamo usarla come unico campanello d’allarme.
Un altro esempio di phishing in azienda molto comune è la richiesta di cambio di IBAN. Inutile dirlo, è una mail urgentissima, dall’indirizzo mail abituale del fornitore, che chiede di cambiare il nuovo iban con decorrenza immediata, e di far confluire lì tutti i pagamenti successivi.
Quanto tempo ci vorrà prima di accorgersi della truffa? Mesi, probabilmente.
Spesso queste mail fanno scattare complicate procedure di autenticazione multipla, che ogni azienda studia secondo le proprie necessità. Ma capita sempre più spesso che i dipendenti, di fretta o non insospettiti dal tono della mail, oppure già confusi e stressati dalle procedure anti-Covid, cambino l’IBAN senza farsi troppi problemi.
Altro caso di phishing molto comune è quello delle credenziali di accesso. Il caso noto più recente risale ad aprile 2020, ai danni di persone collegate all’università di Oxford. Gli hacker hanno dirottato il server mail dell’Università, mandando messaggi agli utenti che re-indirizzavano verso un server all’apparenza sicuro. Qui, le vittime inserivano fiduciose le proprie credenziali di accesso a Office.
La modalità del re-indirizzamento è una delle più sofisticate, perché se il dominio che si vede è affidabile, perché non si dovrebbero re-inserire le proprie credenziali? Oppure, ancora, si potrebbe ricevere una mail con un link o un allegato al suo interno. Ovviamente, da un destinatario conosciuto.
Le possibili contromisure sono di norma stabilite dai singoli business, ma valgono alcune regole comuni:
Infine, se pensi di essere stato vittima di un attacco di phishing, non fare finta di niente. La cosa migliore è parlarne subito con i responsabili in azienda. Inoltre, consigliamo di segnalare subito eventuali siti dannosi: a questo scopo la Polizia Postale mette a disposizione un'utilissima pagina di segnalazione.